Cina: dal 1° Luglio 2024, la nuova legge sulle Company Law

25 Marzo 2024 | Informazioni

Dopo trent’anni dalla sua prima emanazione, il 29 dicembre 2023 il Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo ha approvato la nuova legge cinese sulle società (Company Law), frutto di un lungo processo di revisione. La nuova normativa entrerà in vigore il 1° luglio 2024 e introdurrà cambiamenti significativi in diversi settori, tra cui requisiti di capitale, le normative sul trasferimento di quote, le strutture di governance corporativa, la rappresentanza dei lavoratori, i diritti e le tutele degli azionisti, oltre a politiche perfezionate per la costituzione e la liquidazione delle società.

La nuova Company Law si inserisce nel contesto della nuova fase di sviluppo dell’economia di mercato socialista cinese e rappresenta un passo avanti fondamentale per creare un ambiente favorevole allo sviluppo imprenditoriale, migliorare la trasparenza e la responsabilità, e consolidare i diritti degli azionisti, con l’obiettivo di rafforzare la fiducia degli investitori nel contesto commerciale cinese.

Con i suoi 266 articoli, di cui circa un terzo completamente nuovi o modificati sostanzialmente, la nuova legge rappresenta una miniriforma del diritto societario cinese.

Ecco quali sono i punti salienti della nuova legge.

CAPITALE SOCIALE

La modifica di maggiore rilievo attiene all’istituzione di un obbligo generale di integrale versamento del capitale sottoscritto entro il termine massimo di cinque anni dalla data di costituzione della società.

Attualmente non sussiste alcun vincolo temporale per il versamento del capitale, né è prevista una soglia minima di capitalizzazione. L’ammontare del capitale sociale, nonché le modalità e i termini di versamento, sono demandati alla libera determinazione dei soci, come statuito nello statuto sociale.

A decorrere dal 1° luglio 2024, sia in fase di costituzione che di aumento del capitale, il capitale sottoscritto dovrà essere integralmente versato entro il termine massimo indicato (o, in caso di versamento rateale, entro i termini stabiliti).

È inoltre previsto che spetti agli amministratori l’onere di richiedere il versamento del capitale sociale ai soci inadempienti mediante formale comunicazione scritta. L’omissione di tale adempimento comporta la responsabilità degli amministratori verso la società per le eventuali perdite subite a causa dell’inadempimento dei soci. La comunicazione scritta deve includere un “periodo di grazia” non inferiore a 60 giorni entro il quale i soci inadempienti possono regolarizzare la propria posizione versando le quote residue. Scaduto inutilmente il termine del periodo di grazia, la società, con delibera del consiglio di amministrazione, può inviare ai soci inadempienti un avviso di decadenza dai diritti di socio relativamente alla porzione di quota non versata. Le quote decadute possono essere oggetto di trasferimento o annullamento, con conseguente riduzione del capitale sociale.

TRASFERIMENTI DI PARTECIPAZIONI

La nuova Legge sulle Società introduce importanti cambiamenti per le SRL (LLC), semplificando il processo di trasferimento delle quote.

L’aspetto di maggiore rilievo concerne l’abolizione del requisito del consenso da parte degli altri soci per il perfezionamento del trasferimento delle quote. Tale modifica rappresenta un’importante deroga al principio di libera circolazione delle partecipazioni, in precedenza subordinato all’approvazione dei soci preesistenti.

Ciononostante, il legislatore ha previsto l’obbligo per il socio cedente di informare per iscritto la società del trasferimento avvenuto, entro un congruo termine. Tale formalità consente di aggiornare tempestivamente il registro dei soci, documento fondamentale per la tenuta della compagine societaria.

Inoltre, il cessionario subentra nella responsabilità per il versamento dei contributi di capitale ancora non effettuati dal cedente, rafforzando la tutela dei creditori sociali.

Al fine di garantire la trasparenza e l’opponibilità ai terzi dei trasferimenti di quote, la nuova legge impone alle società l’obbligo di pubblicare le informazioni relative sul Sistema Nazionale di Pubblicità delle Informazioni sul Credito delle Imprese (National Enterprise Credit Information Publicity System), assicurando la correttezza, l’accuratezza e la completezza dei dati pubblicati.

Il tema del trasferimento delle quote nelle SRL presenta implicazioni fiscali di notevole complessità, variabili in ragione della natura del socio (persona fisica o giuridica).

Per i soci persone fisiche, la determinazione del valore iniziale delle quote cedute implica la valutazione di molteplici fattori, con il possibile intervento delle autorità fiscali per garantirne l’equità. In caso di acquisizione di plurime partecipazioni, trova applicazione il metodo di calcolo basato sulla media ponderata.

I soci giuridici, sia nazionali che esteri, sono soggetti a regimi fiscali differenziati, con l’imposta sul reddito delle persone fisiche improntata su una tassazione per voci e quella sul reddito delle società correlata alle performance finanziarie complessive dell’ente. Le società estere possono beneficiare di aliquote fiscali agevolate, stabilite in base ai trattati sulle doppie imposizioni. Indipendentemente dalla natura giuridica dell’azionista, persona fisica o persona giuridica, l’assolvimento degli obblighi tributari assume un’importanza di primaria rilevanza, in particolar modo nell’attuale contesto caratterizzato da un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità governative in occasione di operazioni di trasferimento di partecipazioni societarie rilevanti.

ASSEMBLEA DEI SOCI E CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L’Assemblea dei soci mantiene la sua posizione di massima autorità all’interno della struttura societaria, garantendo la rappresentanza e la tutela dei diritti dei soci. Al fine di evitare duplicazioni di funzioni e snellire i processi decisionali il potere di “determinare le strategie operative e i piani di investimento della società” il potere “di esaminare e approvare il piano finanziario annuale e il piano di consuntivo della società”, sono stati trasferiti al Consiglio di amministrazione.

È stata invece introdotta una nuova disposizione che conferisce all’Assemblea dei soci il potere di autorizzare il Consiglio di amministrazione a deliberare sull’emissione di obbligazioni societarie. Nelle società con un solo socio, quest’ultimo può autonomamente assumere le decisioni che, in via ordinaria, rientrerebbero nella sfera di competenza dell’Assemblea, a condizione che la decisione del socio sia presa per iscritto, da questi firmata o timbrata e depositata presso la società.

Al fine di adeguare la composizione del Consiglio di Amministrazione alle esigenze specifiche di ogni azienda, i limiti numerici massimi sono stati eliminati. Sia per le società a responsabilità limitata sia per le società per azioni il Consiglio di amministrazione deve essere composto da un minimo di tre amministratori, senza alcun limite massimo. In caso di aziende di dimensioni contenute o con un numero limitato di soci, per una maggiore efficienza gestionale, è possibile prevedere la figura dell’amministratore unico, che assume tutti i poteri del Consiglio di Amministrazione.

Al fine di garantire la rappresentanza e la tutela dei diritti dei lavoratori, nelle società interamente partecipate da enti pubblici è obbligatoria la presenza di un rappresentante dei dipendenti all’interno del Consiglio di Amministrazione, o se la società conta almeno 300 dipendenti e non vi è alcun rappresentante dei dipendenti nell’organo di vigilanza.

Le modifiche apportate ai poteri e alle funzioni dell’assemblea e del hanno come obiettivo principale di eliminare le sovrapposizioni di competenze e di conferire maggiore flessibilità al Consiglio di amministrazione nel contesto delle imprese a investimento estero nella gestione delle operazioni quotidiane.

DOVERI DEGLI AMMINISTRATORI, DEI SUPERVISORI E DEGLI ALTI DIRIGENTI

In un contesto di rafforzamento del rigore e dell’ordine nel mercato, la nuova legge implementa un’intensificazione degli obblighi di lealtà e diligenza gravanti su amministratori, sindaci e dirigenti.

Riguardo al dovere di lealtà, gli esponenti aziendali sono tenuti ad adottare misure idonee a scongiurare qualsivoglia situazione di conflitto tra i loro interessi personali e quelli della società, con l’imperativo di non utilizzare i poteri conferiti per conseguire vantaggi indebiti. Riguardo al dovere di diligenza, gli esponenti aziendali devono svolgere il proprio ruolo con la massima attenzione e professionalità, applicando le migliori prassi e competenze del settore, nell’ottica del miglior interesse della società.

Le nuove disposizioni amplia l’alveo dei soggetti destinatari di taluni obblighi di fedeltà e diligenza, includendo anche i soci di controllo e i controllori effettivi che, pur non assumendo la carica di amministratori, partecipano attivamente alle attività aziendali. Tale estensione mira a garantire una più efficace protezione contro comportamenti opportunistici, favorendo una gestione responsabile e trasparente della società tutelando gli interessi dei soci di minoranza e dei creditori e svolgendo un ruolo normativo molto efficace.

CONTROLLI

La nuova legge disciplina la responsabilità dei soci per le passività della società, introducendo anche una specifica attenzione all’abuso della personalità giuridica da parte di soci che controllano più società. In caso di condotte volte ad eludere i debiti o ledere gravemente gli interessi dei creditori sociali, ciascuna società controllata dal socio responsabile risponderà in solido per i debiti delle altre società. Se la società ha un solo socio e quest’ultimo non è in grado di dimostrare l’indipendenza del patrimonio sociale dal proprio, il socio stesso sarà responsabile in solido per i debiti della società. In questo caso, l’onere della prova è invertito: il socio dovrà dimostrare la distinzione dei patrimoni, anziché essere i creditori a dover dimostrare l’abuso.

LIQUIDAZIONE DELLA SOCIETÀ

La legge vigente stabilisce che il comitato di liquidazione sia composto dagli amministratori della società, salvo diversa disposizione statutaria o delibera assembleare. Viene introdotta una procedura di cancellazione semplificata (summary procedure) applicabile alle società che non hanno contratto debiti durante la loro esistenza o che li hanno integralmente rimborsati, a condizione che i soci assumono la responsabilità per le eventuali passività residue.

La nuova legge rappresenta un momento di svolta per il diritto societario cinese, con l’obiettivo primario di sviluppare un ambiente favorevole alla crescita imprenditoriale, caratterizzato da trasparenza, integrità e rafforzamento delle tutele per gli azionisti. Le riforme testimoniano l’impegno della Cina a migliorare il proprio panorama economico, rafforzando la fiducia degli investitori e promuovendo lo sviluppo economico.

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